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Mensile di aggiornamento di giurisprudenza amministrativa

Materia "Espropriazione per pubblica utilità"
Sulla possibilità o meno di abdicare al diritto di proprietà di un fondo occupato, ma in seguito non espropriato per pubblica utilità.
T.A.R. Piemonte, Sez. 1, Sentenza 28 marzo 2018, n. 00368
Sulle controversie di risarcimento danni da c.d. occupazione usurpativa.
Cons. St., Sez. 4, Sentenza 28 marzo 2017, n. 01425
1. Espropriazione per pubblica utilità. Controversie aventi per oggetto gli atti, i provvedimenti, gli accordi e i comportamenti, riconducibili, anche mediatamente, all'esercizio di un pubblico potere della P.A. Giurisdizione. Appartiene al G.A. Questioni pregiudiziali attinenti a diritti. Potere del G.A. di pronunciarsi incidenter tantum. Sussiste. 2. (segue): natura della pretesa del proprietario illegittimamente spogliato di un'area per fini pubblicistici. Unicità e complessità della pretesa. Acquisto per usucapione ventennale dell'area appresa dalla P.A. Ammissibilità. 3. (segue): interversione del possesso. Decorrenza. A partire dalla scadenza del termine di occupazione legittima. 4. (segue): eccezione di usucapione. Questione incidentale ex art. 8 c.p.a. esaminabile dal G.A. 5. (segue): omessa pronuncia del G.A. sull'eccezione di usucapione. Errore di procedura. Rinvio al primo giudice. Necessità
Cons. St., Sez. 4, Sentenza 18 novembre 2014, n. 05665
Opere pubbliche. Progetto definitivo. Approvazione. Dichiarazione di pubblica utilità implicita. Progetto esecutivo. Approvazione. Lesività ex se dell'espropriando. Non sussiste
Cons. St., Sez. 4, Sentenza 7 novembre 2014, n. 05496
Protezione di bene archeologico. Occupazione temporanea di beni privati. Reiterazione con conseguente trasformazione dei beni. Carattere espropriativo dell'occupazione. Eterogenesi dei fini. Diritto all'indennizzo. Sussiste
T.A.R. Campania Napoli, Sez. 5, Sentenza 30 ottobre 2014, n. 05584
1. Dichiarazione pubblica utilità. Carattere perentorio del termine di efficacia. Proroga. Motivazione. Necessità. Ritardi imputabili ad altre Amministrazioni nella definizione di sub-procedimenti. Irrilevanza. È variabile imputabile alla pubblica amministrazione, unitamente considerata. 2. (segue): motivazione postuma resa in sede giurisdizionale. Irrilevanza. Applicazione dell'art. 21-octies legge n. 241/1990. Esclusione. La dichiarazione di pubblica utilità è atto discrezionale
Cons. St., Sez. 4, Sentenza 6 ottobre 2014, n. 04990
Atti di pianificazione generale. Reiterazione del vincolo espropriativo. Motivazione lenticolare. Necessità.
T.A.R. Sicilia Palermo, Sez. 2, Sentenza 24 settembre 2014, n. 02347
1. Ricorso giurisdizionale. Espropriazione intervenuta oltre il termine di efficacia della dichiarazione di pubblica utilità. Dismissione dei beni acquisiti a patrimonio pubblico. Mancata impugnazione degli atti inerenti e conseguenti la dismissione. Carenza di interesse. Non sussiste. 2. Piani per l'edilizia economica e popolare. Vincolo preordinato all'esproprio. Efficacia e decorrenza del termine. Reiterabilità. Motivazione. Limiti. 3. Retrocessione ex art. 46 del d.P.R. n. 327/2001. Presupposti. Bene dismesso dal patrimonio pubblico. Domanda proposta nei confronti del terzo aggiudicatario. Inammissibilità. 4. (segue): domanda di retrocessione. Presupposti. Opera non realizzata o cominciata entro dieci anni dall'emanazione del decreto di esproprio. Applicabilità in via analogica del concetto di ultimazione dei lavori in tema di condonabilità delle opere abusive.
T.A.R. Campania Napoli, Sez. 5, Sentenza 19 settembre 2014, n. 04981
1. Espropriazione per pubblica utilità. Omesso completamento della procedura espropriativa. Irreversibile trasformazione del bene privato. Richiesta di emanazione del provvedimento di acquisizione sanante ex art. 42bis, D.P.R. 327/2001. Non costituisce obbligo, ma una mera facoltà. Ricorso al G.A. avverso il silenzio. Inammissibilità. 2. Giurisdizione e competenza. Irreversibile trasformazione di terreno privato all'esito di procedimento espropriativo non concluso legittimamente. Domanda di acquisizione sanante. Eccezione di usucapione ventennale del bene da parte della P.A. occupante. Conoscibilità da parte del G.A. incidenter tantum. 3. (segue): interversione del possesso. Possesso ad usucapionem. Richiesta di adozione del provvedimento ex art. 42 bis, D.P.R. n. 327/2001 operata dal proprietario è idoneo atto interruttivo
T.A.R. Emilia Romagna Parma, Sez. 1, Sentenza 18 settembre 2014, n. 00353
1. Apposizione del vincolo preordinato all'esproprio. Comunicazione avvio del procedimento. Mediante pubblicità di massa. Limiti. 2. Approvazione del progetto definitivo comportante dichiarazione di pubblica utilità. Comunicazione avvio del procedimento. Mediante pubblicità di massa. Limiti. 3. (segue): comunicazione della data di efficacia dell'atto di approvazione del progetto definitivo. Omissione. Mancata comunicazione. Mera irregolarità. Rilevanza soltanto per la decorrenza dei termini per l'impugnazione. 4. Occupazione d'urgenza ex art. 22-bis d.P.R. n. 327/2001. Motivazione circa l'urgenza. Elevato numero di soggetti espropriandi. È in re ipsa. 5. Approvazione del progetto di opera pubblica. Motivazione circa le valutazioni di idoneità tecnica e di opportunità. Non occorre. È insita negli atti prodromici della procedura espropriativa. 6. Determinazione dell'indennità provvisoria di esproprio. Contestazione in sede giurisdizionale della destinazione urbanistica delle aree espropriate. Giurisdizione dell'A.G.O. 7. Procedura espropriativa. Individuazione dei soggetti destinatari dei provvedimenti. Rilevanza esclusiva dei dati catastali. Pendenza di azione civile di rivendica. Irrilevanza.
T.A.R. Piemonte, Sez. 2, Sentenza 16 settembre 2014, n. 01465
Obbligo della P.A. di provvedere sull'istanza del privato che chieda l'avvio del procedimento ex art- 42bis T.U. Espropri o, in difetto, la restituzione di propri terreni
Cons. St., Sez. 4, Sentenza 15 settembre 2014, n. 04696
1. Ricorso giurisdizionale. Termine per impugnare. Tardività. Errore scusabile. Concessione. Presupposti. Questione di legittimità costituzionale dell'art. 37 c.p.a. Manifesta infondatezza. 2. Espropriazione per pubblica utilità. Beni pubblici rientranti nel patrimonio indisponibile. Contrasto tra decreto di esproprio e pregressi accordi tra pubbliche amministrazioni volti a attribuire la disponibilità del bene oggetto del decreto di esproprio alla medesima Autorità espropriante. Illegittimità. Violazione dei principi di trasparenza, buon andamento e del contrarius actus. 3. Beni pubblici. Patrimonio indisponibile. Aree ricadenti in fascia di rispetto autostradale. Espropriazione. Motivazione sulla prevalenza dell'interesse alla realizzazione dell'opera pubblica. Omissione. Illegittimità
Cons. St., Sez. 6, Sentenza 11 settembre 2014, n. 04623
1. Lesione interesse legittimo. Annullamento dell'atto lesivo. Risarcimento del danno. Non automatico. Verifica sussistenza dei requisiti. 2. Occupazione acquisitiva. Risarcimento in forma specifica. Realizzazione dell'opera pubblica. Non rileva. 3. Risarcimento per occupazione illeggittima. Danno da perdita della proprietà. Non sussiste. 4. (segue) Riasarcimento del danno. Valore d'uso del bene. Criteri. 5. Occupazione illegittima. Illecito permanente.
T.A.R. Campania Napoli, Sez. 5, Sentenza 4 settembre 2014, n. 04701
Sui requisiti per apprezzare l’intervenuta usucapione dell’area a favore della P.A. in caso di occupazione di un’area protratta per oltre vent’anni, senza che sia intervenuto il decreto di esproprio
Cons. St., Sez. 4, Sentenza Breve 3 luglio 2014, n. 03346
1. Opere strategiche di interesse nazionale. Approvazione del progetto preliminare. Soggetti espropriati. Partecipazione al procedimento. Deroghe al procedimento espropriativo ordinario. 2. Progetto preliminare delle infrastrutture strategiche. Deliberazione di approvazione. Termine per impugnare dinanzi al GA. Decorre dalla data di pubblicazione in GURI della deliberazione. Omessa indicazione dei dati catastali e dei soggetti espropriandi. Irrilevanza. Omessa pubblicazione su Albo pretorio comunale e su Bollettino Ufficiale regionale. Irrilevanza. 3. Progetto preliminare delle infrastrutture strategiche. Procedura di affidamento degli incarichi di progettazione ed esecuzione. Legittimazione a ricorrere dei soggetti espropriandi. Non sussiste
Cons. St., Sez. 4, Sentenza 10 giugno 2014, n. 02963
1. Espropriazione per pubblica utilità. Illegittimità della procedura. Obbligo di restituzione dei beni illecitamente appresi e di risarcire i danni medio tempore patiti. Giurisdizione del Giudice Amministrativo. Legittimazione passiva. Soggetti legittimati passivi. 2. Annullamento in sede giurisdizionale degli atti che hanno disposto espropriazione per pubblica utilità di beni privati. Natura abusiva dell'occupazione. Obbligo di restituzione e di rimessa in pristino stato. Ricade sul soggetto titolare del bene. Facoltà di rivalersi sulle PA che hanno posto in essere la procedura espropriativa illegittima
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sez. 1, Sentenza 3 giugno 2014, n. 00244
1. Beni indisponibili. Espropriazione per pubblica utilità. Presupposti. 2. Beni demaniali. Espropriazione. Sdemanializzazione. Necessità. Autorità competente. È quella titolare del bene. Diniego di sdemanializzazione. Azione di accertamento della perdita della natura demaniale. Ammissibilità. 3. Espropriazioni per pubblica utilità. Riparto competenze tra Stato, Regioni e Province Autonome. Principi fondamentali che regolano la materia. Limiti della potestà legislativa concorrente. Procedimento espropriativo accelerato e/o semplificato. Motivazione della scelta del ricorso alla procedura “semplificata”. Necessità
T.A.R. Lombardia Brescia, Sez. 2, Sentenza 22 aprile 2014, n. 00420
1. Illeceità della occupazione e della trasformazione di beni privati quando il GA annulli gli atti della procedura ablatoria. 2. Procedure ablatorie illegittime, illecite occupazioni e limiti alla tutela restitutoria desumibili dagli artt. 2933 e 2058 cod. civile. 3. Limiti scaturenti dall'art. 42-bis d.P.R. n. 327/2001 alla tutela restitutoria di beni illecitamente appresi in conseguenza di procedure ablatorie illegittime. 4. Nel caso di illegittimità della procedura ablatoria, la condanna dell'Autorità amministrativa al ripristino dello status quo ante è distinta da quella alla restituzione del bene appreso e presuppone un'espressa domanda da parte del privato spogliato del bene. 5. Tutela restitutoria della proprietà privata e divieto di atti emulativi. 6. Tutela in forma specifica e tutela risarcitoria nel caso di apprensione di beni privati all'esito di una procedura ablatoria illegittima. Non ristorabilità del danno da perdita del bene
T.A.R. Sardegna, Sez. 2, Sentenza 11 gennaio 2014, n. 00015
1. Vizio di omessa pronuncia. 2. Motivi assorbiti nella sentenza di primo grado. Formazione del giudicato. Esclusione. 3. Illecita trasformazione di un bene privato all'esito di procedura ablatoria illegittima, risarcimento del danno e solidarietà passiva tra soggetti pubblici e privati che collaborino alla realizzazione di opere pubbliche. Il caso della concessione traslativa. 4. Illecita trasformazione di un bene privato all'esito di procedura ablatoria illegittima, risarcimento del danno per perdita di beni abusivi. Esclusione. 5. Illecita trasformazione di un bene privato all'esito di procedura ablatoria illegittima, risarcimento del danno non patrimoniale. Danno esistenziale. Esclusione. 6. Onere della prova in tema di ristoro del danno patrimoniale per atti o comportamenti illegittimi della PA. 7. Liquidazione delle spese di giudizio. Limiti entro cui la decisione del giudice amministrativo può essere censurata in grado di appello
Cons. St., Sez. 4, Sentenza 10 gennaio 2014, n. 00046
Realizzazione di un’opera pubblica su fondo illegittimamente occupato, ovvero legittimamente occupato ma non espropriato nei termini di legge. 1. Controversie. Giurisdizione del GA. 2. Occupazione appropriativa. Esclusione. 3. Facoltà del proprietario di abdicare al bene domandando il ristoro per equivalente. Esclusione. 4. Modalità di acquisizione dell'opera pubblica. Decreto espropriativo. Negozio. Acquisizione sanante ex art. 42-bis d.P.R. n. 327/2001. Necessità. 5. Trasformazione del fondo appreso. Obbligo di restitutio in integrum. Risarcimento del danno per perdita del bene. Non spetta. 6. Illecito. Natura permanente. Domande restitutorie e risarcitorie per illecita occupazione. Fondatezza. Ritualità delle domande. Necessità. 7. Restitutio in integrum. Eccessiva onerosità ex art. 2058 c.c. Inapplicabilità alle azioni di contenuto reale
T.A.R. Piemonte, Sez. 1, Sentenza 10 gennaio 2014, n. 00043
1. Sulla giurisdizione del giudice amministrativo in tema di risarcimento del danno per illegittima trasformazione di beni privati che tragga origine da una procedura espropriativa avviata e non conclusa. 2. Sussistenza della giurisdizione del Giudice Amministrativo quando venga dedotta occupazione di una superficie superiore a quella presa in considerazione da una precedente ordinanza di occupazione d’urgenza. 3. Rimedi a tutela del possesso esperibili dinanzi al Giudice Amministrativo, nel caso in cui lo spoglio sia consumato dalla PA nell'ambito di un procedimento espropriativo avviato a seguito di valida dichiarazione di pu, ma non validamente concluso. 4. La trasformazione di beni privati, nell'ambito di un procedimento espropriativo non validamente concluso, configura un illecito permanente e non una fattispecie acquisitiva, salvo l'acquisto per usucapione. 5. Sulla necessità che la dichiarazione di pubblica utilità (ivi compresa quella implicita) sia preceduta dalla comunicazione di avvio del procedimento. 6. Esclusione dell'espropriazione indiretta per contrarietà con i principi desumibili dalla giurisprudenza della CEDU e modalità di acquisizione sanante. L'art. 43 d.P.R. n. 327/2001. La sentenza della Corte Costituzionale n.293 dell’8 ottobre 2010. 7. Conseguenze derivanti dalla declaratoria di incostituzionalità dell'art. 43 d.P.R. n. 327/2001. 8. L'art. 42-bis d.P.R. n. 327/2001. Esperibilità dell'acquisizione sanante anche nel caso di procedimenti espropriativi avviati anteriormente alla sua entrata in vigore, ivi compresi quelli da cui sono scaturiti contenziosi definiti con sentenze passate in giudicato. 9. L'art. 42-bis d.P.R. n. 327/2001 preclude al GA di condannare la PA alla restituzione della nuda proprietà superficiaria al privato, perché ciò precluderebbe alla medesima PA di esercitare il potere di acquisizione sanante. 10. Sull'acquisto per usucapionem del bene illecitamente trasformato nell'ambito di un procedimento espropriativo non validamente concluso. Competenza del Giudice Amministrat
T.A.R. Campania Napoli, Sez. 5, Sentenza 28 dicembre 2013, n. 06048
Necessaria inerenza tra apprensione di un bene privato per motivi di pubblica utilità e realizzazione dell'opera pubblica. Impossibilità di ricorrere al procedimento espropriativo per p.u. per il mero fine di accrescere il patrimonio immobiliare dell'Amministrazione. Esperibilità della domanda di retrocessione nel caso in cui il procedimento espropriativo sia stato concluso con atto di cessione volontaria. Diritto alla retrocessione. Accertamento dei presupposti in sede giurisdizionale. Necessità. Natura costitutiva della sentenza. Risarcimento del danno per perdita del diritto alla retrocessione. Criteri di determinazione del danno. Perdita del diritto alla retrocessione. Prescrizione
T.A.R. Lombardia Milano, Sez. 3, Sentenza 27 dicembre 2013, n. 02966
Competenza del Consiglio Comunale in materia di opere pubbliche comportanti varianti allo strumento urbanistico generale. Giusto procedimento in tema di apposizione di vincoli espropriativo. Obbligo di astensione del Sindaco dalla votazione di delibere riguardanti interessi propri. Il caso del Sindaco progettista di opera pubblica. Rapporto unilaterale di integrazione esistente tra il comma 2° e il comma 3° dell'art. 78 D.Lgs. n. 267/2000
Cons. St., Sez. 4, Sentenza 20 dicembre 2013, n. 06177
Giurisdizione del GA sulle controversie, anche risarcitorie, che abbiano a oggetto un'occupazione originariamente legittima, e che sia poi divenuta sine titulo a causa del decorso dei termini di efficacia della dichiarazione di pubblica utilità e dell’occupazione in via temporanea e d’urgenza. Sull’inefficacia della dichiarazione di pubblica utilità decorso inutilmente il temine prefissato per l'ultimazione della procedura espropriativa. Nullità per carenza di potere del decreto di esproprio emesso dopo la scadenza del termine finale per il completamento della procedura espropriativa. Illeceità del comportamento dell’amministrazione che detenga sine titulo il terreno del privato sul quale ha proceduto a realizzare l’opera pubblica quando il procedimento espropriativo non sia stato terminato nel periodo di validità della dichiarazione di pubblica utilità. Infondatezza della domanda di risarcimento del danno per perdita del fondo illecitamente trasformato per la realizzazione di un'opera pubblica. Impossibilità del privato illecitamente spogliato di un bene, all'esito di una procedura espropriativa non ultimata nei termini di legge, di manifestare volontà abdicativa della proprietà del fondo
T.A.R. Puglia Lecce, Sez. 1, Sentenza 16 dicembre 2013, n. 02523
Necessarietà dell'avviso ex art. 7 legge n. 241/1990 nel caso di procedimento finalizzato alla proroga dei termini del provvedimento recante la dichiarazione di pubblica utilità. Illegittimità di atto di proroga dei termini del provvedimento recante la dichiarazione di pubblica utilità, quando i termini siano già scaduti. Nullità ex art. 21-septies legge n. 241/1990 dell'atto di proroga dei termini di efficacia della dichiarazione di pubblica utilità adottato fuori termine. Inidoneità della realizzazione di opera pubblica su fondo privato a assurgere a titolo di acquisto del bene. In particolare, il caso di occupazione di un’area privata irreversibilmente trasformata in sede stradale. La PA, che abbia illecitamente trasformato beni privati per realizzare un'opera pubblica, va condannata non al risarcimento del danno, ma all'obbligo generico di provvedere ex art. 42-bis d.P.R. n. 327/2001
T.A.R. Lazio Roma, Sez. 1T, Sentenza 10 dicembre 2013, n. 10615
Sul potere del GA di ordinare alla PA di avviare il procedimento ex art. 42-bis d.P.R. n. 327/2001
T.A.R. Campania Napoli, Sez. 5, Sentenza 25 novembre 2013, n. 05400
Decorrenza del termine decennale di efficacia del P.I.P. come dichiarazione di pubblica utilità
Cons. St., Sez. 4, Sentenza 21 novembre 2013, n. 05525
Sull’amministrazione tenuta a pronunciarsi sull'istanza finalizzata ad ottenere la definizione del procedimento di cui all'art. 42-bis del T.U. n. 327/2001
T.A.R. Campania Napoli, Sez. 5, Sentenza 18 novembre 2013, n. 05176
Retroattività degli effetti dell’acquisto a titolo originario per usucapione e irrisarcibilità dei danni patiti in conseguenza di attività di occupazione e trasformazione di un bene immobile, avvenuta nell'ambito di un procedimento ablatorio non perfezionatosi con l’emanazione del decreto finale di esproprio o con atto di cessione volontaria
T.A.R. Puglia Lecce, Sez. 3, Sentenza 15 novembre 2013, n. 02310
Ammissibilità della domanda di risarcimento, anche insieme a quella di restituzione, nel caso di procedure ablatorie, avviate ma non regolarmente concluse con l’adozione del decreto d’esproprio. Applicabilità dei principi di matrice civilistica in tema di riparazione del danno patrimoniale ingiusto extracontrattuale: alternatività tra risarcimento per equivalente e risarcimento in forma specifica. Ammissibilità della rinuncia alla proprietà immobiliare nel caso di beni utilizzati senza titolo dall’amministrazione, mediante la realizzazione di un’opera pubblica. Non ristorabilità della perdita di valore, conseguente alla realizzazione di opera pubblica, di edifici abusivi
T.A.R. Calabria Reggio Calabria, Sez. 1, Sentenza 5 novembre 2013, n. 00591
Sulla natura ampiamente discrezionale delle scelte di localizzazione delle aree preordinate all’esproprio
Cons. St., Sez. 4, Sentenza 30 settembre 2013, n. 04872
Sulla facoltà del G.A. di limitarsi all’individuazione dei criteri per la liquidazione del danno, in luogo della sua diretta quantificazione
Cons. St., Sez. 4, Sentenza 30 settembre 2013, n. 04871
Effetti della decadenza di un vincolo espropriativo
Cons. St., Sez. 4, Sentenza 30 settembre 2013, n. 04862
Sulla natura dell’attività svolta dalle Commissioni ex art. 41 DPR n. 327/2001.
Cons. St., Sez. 4, Sentenza 30 settembre 2013, n. 04843
Sulla giurisdizione del giudice civile in materia di indennità da occupazione legittima
T.A.R. Campania Salerno, Sez. 1, Sentenza 27 settembre 2013, n. 01996
Sul principio specificità della domanda di chi agisce in giudizio, da cui consegue la specificità dei motivi di impugnazione dell'atto amministrativo e dei motivi di appello, nonché sul principio del doppio grado di giudizio. Ammissibilità di nuove eccezioni in grado di appello. Limiti entro cui sono ammessi motivi aggiunti in appello. Modalità e contenuto delle comunicazioni riguardanti i soggetti e i beni espropriandi ex art. 11 d.P.R. n. 327/2001
Cons. St., Sez. 4, Sentenza 29 agosto 2013, n. 04315
Sulla necessità di adeguata motivazione per gli atti di reiterazione di un vincolo espropriativo
T.A.R. Toscana, Sez. 1, Sentenza 11 luglio 2013, n. 01152
Sulla facoltà della PA di procedere alla rinnovazione della sequenza procedimentale intesa ad approvare una variante semplificata ex art. 19 d.P.R. n. 327/2001, quando sia stato annullato il decreto di esproprio per mancato completamento della procedura di approvazione della variante stessa
Cons. St., Sez. 4, Sentenza 1 luglio 2013, n. 03542
Sulla giurisdizione del G.A. in tema di controversie nelle quali si faccia questione - ai fini della restituzione e/o della tutela risarcitoria - di attività di occupazione e trasformazione di un bene immobile conseguenti ad una dichiarazione di pubblica utilità. Sull'acquisto per usucapione ventennale dell'area appresa dalla P.A. mediante illegittima occupazione per pubblica utilità
T.A.R. Puglia Lecce, Sez. 3, Sentenza 19 giugno 2013, n. 01423
Motivazione degli strumenti urbanistici generali. Accessibilità pubblica alla battigia. Impossibilità che strumenti urbanistici sopravvenuti determinino retroattivamente l'illegittimità delle previsioni urbanistiche antecedenti. Tempus regit actum. Legittimità dei decreti di esproprio che siano coerenti allo strumento urbanistico vigente al momento dell’inizio della procedura espropriativa
T.A.R. Puglia Bari, Sez. 2, Sentenza 14 giugno 2013, n. 00963
Sulla distinzione tra vincoli conformativi ed espropriativi e, in caso di reiterazione di questi ultimi, sull’obbligo di motivazione e di indennizzo a carico dell’Amministrazione
T.A.R. Veneto, Sez. 1, Sentenza 11 giugno 2013, n. 00798
Garanzie partecipative nelle procedure espropriative avviate nell'ambito dello stato di emergenza socio-economico-ambientale determinatosi nel bacino idrografico del fiume Sarno. Derogabilità delle garanzie partecipative esclusivamente in presenza di urgenza qualificata afferente al singolo procedimento amministrativo. Necessità che il provvedimento espropriativo sia emanato previo contraddittorio con il soggetto espropriato. Conseguente illegittimità della procedura espropriativa in caso di omessa comunicazione di avvio del relativo procedimento. Insanabilità ex art. 21-octies, comma 2, legge n. 241/1990. L'art. 21-octies, ove inteso come norma di carattere processuale, è inapplicabile ex officio ma soltanto ope exceptionis
Cons. St., Sez. 3, Sentenza 4 giugno 2013, n. 03048
Sull'obbligo dell'Autorità espropriante di concludere il procedimento di acquisizione ex art. 42 bis d.P.R. 8 giugno 2001, n. 327
Cons. St., Sez. 4, Sentenza 28 maggio 2013, n. 02902
Giurisdizione del Giudice Amministrativo in tema di controversie risarcitorie conseguenti ad occupazione sine titulo di beni privati per la realizzazione di opere di pubblica utilità. Prescrizione del diritto al risarcimento del danno conseguente all'illecita apprensione. Operatività dell'istituto della c.d. dicatio ad patriam. Adibizione a strada pubblica di area privata. La c.d. ccupazione appropriativa. Diritto al risarcimento dei danni conseguenti al mancato godimento di beni appresi e non anche al risarcimento commisurato alla perdita dei beni stessi
T.A.R. Puglia Lecce, Sez. 1, Sentenza 22 maggio 2013, n. 01174
Inesistenza della notifica dell’appello incidentale fatta presso il procuratore nominato per il giudizio di primo grado. Giurisdizione nelle controversie relative al risarcimento del danno da c.d. accessione invertita. Determinazione in via equitativa del danno da perdita di godimento del bene.
Cons. St., Sez. 4, Sentenza 16 maggio 2013, n. 02679
Rapporto tra giudicato di rigetto della domanda di risarcimento per danni conseguenti ad occupazione appropriativa e la successiva e distinta azione restitutoria formulata nel mutato quadro giurisprudenziale e normativo che riconosce l'imprescrittibilità (salvo usucapione) della domanda restitutoria dei beni privati illegittimamente appresi dalla P.A.
Cons. St., Sez. 6, Sentenza 10 maggio 2013, n. 02559
Sulla necessità di adeguata motivazione per gli atti di reiterazione di un vincolo espropriativo
Cons. St., Sez. 1, Parere Definitivo 30 aprile 2013, parere n. 02052
Natura dell'illecito consistente nella realizzazione dell'opera pubblica sul fondo illegittimamente occupato. Imprescrittibilità del diritto al risarcimento del danno, salvo acquisto per usucapione
Cons. St., Sez. 5, Sentenza 24 aprile 2013, n. 02279
Giurisdizione amministrativa sulla domanda di reintegra nel possesso per irregolare notifica del decreto di occupazione
T.A.R. Toscana, Sez. 1, Sentenza 19 aprile 2013, n. 00655
Criteri in base ai quali la P.A. che abbia illecitamente appreso un bene privato debba provvedere al ristoro dei pregiudizi conseguenziali
T.A.R. Puglia Lecce, Sez. 1, Sentenza 17 aprile 2013, n. 00849
La corretta instaurazione del contraddittorio nel procedimento di approvazione di vincoli preordinati all'esproprio
T.A.R. Toscana, Sez. 1, Sentenza 11 aprile 2013, n. 00561
Sulle garanzie partecipative che debbono essere seguite dall'Amministrazione espropriate nel caso di coinvolgimento nella procedura espropriativa di un rilevante numero di proprietari
T.A.R. Molise, Sez. 1, Sentenza 29 marzo 2013, n. 00231
Sul potere dell’Amministrazione titolare della funzione espropriativa di restituire gli immobili illegittimamente appresi ovvero di avvalersi dell'espropriazione semplificata di cui all’attuale art. 42 bis del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327
T.A.R. Sicilia Palermo, Sez. 3, Sentenza 25 marzo 2013, n. 00676
1. Espropriazione per pubblica utilità. Finalità. È un mezzo e non un fine. Senza opere. Ammissibilità. Condizioni: a) nuova e diversa utilizzazione del bene appreso; b) previsione normativa attributiva del potere. 2. (segue): strumento urbanistico comunale. Variante. Espropriazione di strada privata al fine di renderla pubblica. Sviamento. Sussiste. Illegittimità. 3. Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. Natura del rimedio. Carattere impugnatorio. Cumulabilità della domanda risarcitoria. Inammissibilità
Cons. St., Sez. 1, Parere Definitivo 25 maggio 2012, parere n. 02522