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Verifica dell'anomalia delle offerte

Contratti pubblici

Oneri probatori a carico dell'operatore economico interessato a dimostrare che un'offerta sia anomala e quindi sia tale da rendere sostanzialmente "incapiente” il corrispettivo proposto dall'impresa concorrente
T.A.R. Sardegna, Sez. 1, Sentenza 28 febbraio 2013, n. 00189

Principio

Oneri probatori a carico dell'operatore economico interessato a dimostrare che un'offerta sia anomala e quindi sia tale da rendere sostanzialmente "incapiente” il corrispettivo proposto dall'impresa concorrente.

1. Nelle gare pubbliche l'analisi dell'anomalia dell'offerta va compiuta in un'ottica di generale valutazione in ordine alla “congruità complessiva dei costi” in relazione al servizio globalmente offerto. Non dunque una analisi puntuale delle singole voci va compiuto, ma una verifica della “capienza” del corrispettivo proposto in relazione ai servizi/opere che si intendono rendere.
2. Il giudizio di verifica della congruità di un'offerta apparentemente anomala ha natura globale e sintetica sulla serietà o meno dell'offerta nel suo insieme, restando irrilevanti eventuali singole voci di scostamento; tale verifica non ha dunque per oggetto la ricerca di specifiche e singole inesattezze dell'offerta economica, essendo invero finalizzato ad accertare se l'offerta sia attendibile nel suo complesso e, dunque, se dia o meno serio affidamento circa la corretta esecuzione dell'appalto, sicché ciò che rileva è che l'offerta rimanga nel complesso seria (Cons. St., Sez. VI, 7 settembre 2012 n. 4744).
3. Il giudizio di anomalia dell'offerta richiede una motivazione rigorosa ed analitica solo ove si concluda in senso negativo; mentre, in caso positivo, non occorre che la relativa determinazione sia fondata su un'articolata motivazione ripetitiva delle medesime giustificazioni ritenute attendibili, essendo sufficiente anche una motivazione espressa per relationem alle giustificazioni rese dall'impresa vincitrice, sempre che queste, a loro volta, siano state congrue ed adeguate (Consiglio di Stato sez. V 10 settembre 2012 n. 4785).
4. In sede di ricorso, colui che detiene il contrapposto interesse a che un'offerta sia valutata anomala deve essere in grado di dimostrare la sussistenza di “voci di costo”, con un margine tale da rendere sostanzialmente "incapiente” il corrispettivo proposto dall’ aggiudicataria.

T.A.R. Sardegna, Sez. 1, 28 febbraio 2013, n. 00189
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