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Strumenti urbanistici

Urbanistica e edilizia Giustizia amministrativa

1. Regolamento urbanistico. Termine di impugnazione. Decorrenza. Pubblicità ex art. 10, comma 6, L.n. 115/1942. 2. Strumento urbanistico generale. Zonizzazione. Discrezionalità. Sindacato di legittimità del G.A. Limiti. Motivazione. Non necessaria. Desumibile dai criteri generali del piano. 3. Art. 33, comma 3 L.R. Basilicata n. 23/1999. Valore suolo. Perequazione urbanistica. Incide la situazione di fatto e di diritto determinata dal R.U. 4. Consiglio Comunale. Delibera successiva all'indizione dei comizi elettorali. Motivi impugnazione: motivazione inesistente e/o palesemente irrazionale o illogica. 5. Risarcimento del danno. Interesse legittimo. Accertamento illegittimità provvedimento lesivo. Necessità.
T.A.R. Basilicata, Sez. 1, Sentenza 8 settembre 2014, n. 00609

Principio

1. Regolamento urbanistico. Termine di impugnazione. Decorrenza. Pubblicità ex art. 10, comma 6, L.n. 115/1942.
Il termine decadenziale di 60 giorni per l'impugnazione del Regolamento Urbanistico inizia a decorrere dal momento conclusivo dell’ultima delle misure conoscitive indicate dall'art. 10, comma 6, L. n. 1150/1942.

2. Strumento urbanistico generale. Zonizzazione. Discrezionalità. Sindacato di legittimità del G.A. Limiti. Motivazione. Non necessaria. Desumibile dai criteri generali del piano.
2.1. In sede di adozione e/o approvazione di uno strumento urbanistico generale le scelte di zonizzazione dell’Amministrazione costituiscono apprezzamento di merito e/o sono caratterizzate da un amplissimo margine di discrezionalità, sottratto al sindacato di legittimità del Giudice Amministrativo, eccetto i casi in cui siano inficiate da errori di fatto e/o da abnormi illogicità o palese irragionevolezza.
2.2. Le scelte discrezionali dell’Amministrazione, contenute in uno strumento urbanistico generale, non necessitano di una motivazione specifica, eccetto alcuni casi, come per es. il superamento degli standards minimi di cui al D.M. n. 1444 del 2.4.1968 o con riferimento a terreni già oggetto di convenzione di lottizzazione e/o di provvedimenti di diniego di permesso di costruire, annullati dal Giudice Amministrativo (cfr. C.d.S. Ad. Plen. Sent. n. 1 dell’8.1.1986).
2.3. La motivazione delle scelte di uno strumento urbanistico può desumersi dai criteri generali seguiti nell’impostazione del Piano.

3. Art. 33, comma 3 L.R. Basilicata n. 23/1999. Valore suolo. Perequazione urbanistica. Incide la situazione di fatto e di diritto determinata dal R.U. 
L'art. 33, comma 3, L.R. Basilicata n. 23/1999 va interpretato nel senso che il valore dei suoli, da porre a base delle diverse modalità di perequazione urbanistica, è quello derivante dallo stato di fatto e di diritto originato dal Regolamento Urbanistico, tenuto conto della circostanza che l’art. 15, comma 4, L.R. Basilicata n. 23/1999, nel disciplinare i Piani Operativi, collega espressamente le “politiche perequative” nell’ambito dei Distretti Urbani, previsti da tali strumenti attuativi, con i “regimi immobiliari interessati” dall’attuazione dei Piani Operativi e perciò con i regimi urbanistici stabiliti dal nuovo assetto urbanistico.

4. Consiglio Comunale. Delibera successiva all'indizione dei comizi elettorali. Motivi impugnazione: motivazione inesistente e/o palesemente irrazionale o illogica.
Una delibera consiliare, emanata dopo la pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali, può essere annullata solo in caso di motivazione inesistente e/o di palese irrazionalità od illogicità della motivazione addotta.

5. Risarcimento del danno. Interesse legittimo. Accertamento illegittimità provvedimento lesivo. Necessità.
Ai fini dell’ammissibilità del risarcimento dell’interesse legittimo, risulta necessario e vincolante il previo e/o contestuale accertamento dell’illegittimità degli atti e/o provvedimenti impugnati.

T.A.R. Basilicata, Sez. 1, 8 settembre 2014, n. 00609
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