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Soccorso istruttorio

Contratti pubblici Demanio e patrimonio

1. Ricorso giurisdizionale avvero aggiudicazione provvisoria. Aggiudicazione definitiva. Impugnazione. Necessità. Omissione. Improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse. 2. Alienazione di beni pubblici comunali. Asta pubblica. Soccorso istruttorio. Fonte. È l'art. 6 legge n. 241/1990. Facoltà del conduttore di esercitare la prelazione del bene messo all'asta. Omesso esercizio. Soccorso istruttorio. Illegittimità. 3. Responsabilità civile della Pubblica Amministrazione. Presupposti.
T.A.R. Trentino Trento, Sez. 1, Sentenza 29 settembre 2014, n. 00333

Principio

1. Ricorso giurisdizionale avvero aggiudicazione provvisoria. Aggiudicazione definitiva. Impugnazione. Necessità. Omissione. Improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse.
Nelle procedure ad evidenza pubblica per la vendita di beni immobile appartenenti al Comune, qualora nelle more del giudizio di annullamento dell’aggiudicazione provvisoria sopraggiunga l’aggiudicazione definitiva, il ricorrente, al fine di evitare che il giudizio possa essere definito in rito per sopravvenuto difetto di interesse, è tenuto ad impugnare l’aggiudicazione definitiva.

2. Alienazione di beni pubblici comunali. Asta pubblica. Soccorso istruttorio. Fonte. È l'art. 6 legge n. 241/1990. Facoltà del conduttore di esercitare la prelazione del bene messo all'asta. Omesso esercizio. Soccorso istruttorio. Illegittimità.
2.1. Quando l’oggetto del procedimento ad evidenza pubblica posto in essere dal Comune è costituito dall’alienazione di un immobile comunale e non dall’acquisizione di servizi, prodotti, lavori e opere, il dovere di soccorso istruttorio è disciplinato dall’art. 6 della legge n. 241/1990, anziché dall’ art. 46 del d.lgs. n. 163/2006. 
2.2. Il legislatore nel disporre che l’Amministrazione invita, se necessario, a fornire chiarimenti o ad integrare la documentazione presentata ha inteso codificare un ordinario modo di procedere volto a far valere, nei limiti del principio della par condicio, la sostanza sulla forma, consentendo, proprio al fine di permettere la più ampia partecipazione alla procedura, di emendare errori materiali caratterizzati da assoluta evidenza ( cfr. Consiglio di Stato, Sez. V, sent. n. 1521 del 24-03-2006).
2.3. Illegittimamente l'Amministrazione Comunale, mal interpretando il dovere di soccorso istruttorio, consente a concorrente a procedura ad evidenza pubblica per la vendita di beni comunali di ritirare l'offerta presentata così da poter esercitare il diritto di prelazione previsto a favore del conduttore del bene oggetto di alienazione, quando risulti che, in base alla lex specialis, l'offerta sia vincolante e che l'esercizio del diritto di prelazione era stato assorbito dalla migliore offerta presentata dal medesimo conduttore nella medesima asta pubblica.

3. Responsabilità civile della Pubblica Amministrazione. Presupposti. 
3.1. Ai fini dell’accertamento della responsabilità civile della pubblica amministrazione è necessario - oltre al dolo ed alla colpa- la dimostrazione dell'effettiva e concreta esistenza di un danno conseguente al comportamento della stessa.
3.2. Va rigettata la domanda risarcitoria proposta dal ricorrente basata unicamente sull’illegittimità dell’atto. Tale illegittimità è un indice presuntivo dell’esistenza dell’elemento soggettivo della colpa ( cfr. Cons.Stato, Sez. V, 31 luglio 2012, n. 4337), ma non prova adeguatamente l’esistenza degli atri elementi della responsabilità aquiliana: il nesso di causalità e il danno. 

T.A.R. Trentino Trento, Sez. 1, 29 settembre 2014, n. 00333
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