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Ricostruzione di ruderi

Urbanistica e edilizia

Edifici diruti. Nozione. Interventi di ripristino. Restauro e risanamento conservativo. Incompatibilità. Ristrutturazione. Presupposti
T.A.R. Lazio Latina, Sez. 1, Sentenza 30 settembre 2014, n. 00762

Principio

Edifici diruti. Nozione. Interventi di ripristino. Restauro e risanamento conservativo. Incompatibilità. Ristrutturazione. Presupposti.

1. In tema di interventi di ripristino di edifici diruti, e cioè di organismi edilizi dotati di sole mura perimetrali e privi di copertura (TAR Campania, Napoli, sezione IV, 14 dicembre 2006 n. 10553), i medesimi interventi non possono essere classificati come restauro e risanamento conservativo (T.A.R. Campania Napoli, sez. VIII, 04 marzo 2010, n. 1286; TAR Campania, Napoli, sez. VI, 9 novembre 2009 n. 7049; TAR Lazio, Latina, 15 luglio 2009, n. 700).
2. In tema di interventi di ripristino di edifici diruti, occorre distinguere tra le ipotesi in cui esista un organismo edilizio dotato di mura perimetrali, strutture orizzontali e copertura in stato di conservazione, tale da consentire la sua fedele ricostruzione, nel quale caso è possibile parlare di demolizione e fedele ricostruzione, e dunque di ristrutturazione; e le ipotesi in cui, invece, manchino elementi sufficienti a testimoniare le dimensioni e le caratteristiche dell'edificio da recuperare, configurandosi in quest'evenienza, invero, un intervento di nuova costruzione (T.A.R. Veneto Venezia, sez. II, 05 giugno 2008, n. 1667), per l'assenza degli elementi strutturali dell'edificio, in modo tale che, seppur non necessariamente "abitato" o "abitabile", esso possa essere comunque individuato nei suoi connotati essenziali (Consiglio di Stato, sez. V, 10 febbraio 2004, n. 475).

T.A.R. Lazio Latina, Sez. 1, 30 settembre 2014, n. 00762
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