Revoca di indennità per sopravvenuta mancanza del requisito soggettivo
Giustizia amministrativa
Premassima
Principio
Il Collegio, nella disamina in epigrafe sulla normativa a favore delle
vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, ha sottolineato che la
violazione di giudicato per essere tale, presuppone il permanere immutata della
situazione in fatto e diritto così come considerata nel giudicato, mentre perdura
impregiudicata la sopravvenienza di fatti e situazioni ex novo verificatesi
dopo la formazione del giudicato.
Difatti, l’esecuzione del giudicato può incontrare limiti esclusivamente
nelle sopravvenienze di fatto e diritto che siano antecedenti alla
notificazione della sentenza divenuta irrevocabile, per cui, ne consegue l’irrilevanza
strutturale della sopravvenienza sulle situazioni giuridiche istantanee, a discapito
dell’incidenza della stessa sulle situazioni giuridiche durevoli, specie nella
zona di interesse che si apre successivamente al giudicato, dando luogo non ad
un conflitto, bensì ad una successione temporale di regole disciplinanti la
medesima situazione giuridica.
Nel caso de quo, la sopravvenuta revoca dei benefici in ragione
delle variate circostanze fattuali, produce un mutamento che ostacola l’accoglimento
del ricorso per ottemperanza atteso che la debenza incida anche sul tratto di
interesse antecedente al giudicato nell’ipotesi di situazioni giuridiche
soggettive durevoli.