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Pianificazione urbanistica

Urbanistica e edilizia Giustizia amministrativa

Sulla lesività della decisione del giudice amministrativo che si sostituisca all’amministrazione, imponendole una specifica soluzione di pianificazione urbanistica
Cons. St., Sez. 4, Sentenza 24 settembre 2013, n. 04705

Principio

Sulla lesività della decisione del giudice amministrativo che si sostituisca all’amministrazione, imponendole una specifica soluzione di pianificazione urbanistica.
Nell’ambito della pianificazione urbanistica, la tensione tra i diritti del privato e la potestà pianificatoria dell’amministrazione fa nascere situazioni giuridiche soggettive caratterizzate da ampia discrezionalità nell’adozione delle determinazioni concrete sulle modalità edilizie. Il che implica che, se da un lato l’amministrazione deve comunque lasciare al privato il suo ambito decisionale minimo (che è dato dalla rinuncia all’edificazione, qualora le ipotesi disponibili fossero ritenute troppo onerose), dall’altro l’amministrazione può certamente indicare ipotesi diverse per il contemperamento degli interessi, essendo la sua azione legata unicamente al rispetto della strumentazione urbanistica vigente. Appare pertanto lesiva di tali ambiti decisionali dell’Amministrazione, la decisione del giudice amministrativo che adotti un’espressa soluzione della tensione tra le diverse posizioni, imponendo all’amministrazione il trasferimento di diritti edificatori, potendosi chiedere all’amministrazione unicamente di riconsiderare la posizione delle parti, nel rispetto della pianificazione urbanistica vigente, eventualmente offrendo soluzioni alternative e sempre rispettando il contenuto minimo di libertà del privato.

Cons. St., Sez. 4, 24 settembre 2013, n. 04705
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