Patrimonio disponibile dei Comuni

1.1. Perché un bene non appartenente al demanio necessario possa rivestire il carattere pubblico proprio dei beni patrimoniali indisponibili in quanto destinati ad un pubblico servizio, ai sensi dell'art. 826 c.c., comma 3, deve sussistere il doppio requisito (soggettivo ed oggettivo) della manifestazione di volontà dell'ente titolare del diritto reale pubblico (e, perciò, un atto amministrativo da cui risulti la specifica volontà dell'ente di destinare quel determinato bene ad un pubblico servizio), e dell'effettiva ed attuale destinazione del bene al pubblico servizio (cfr. Cons. di Stato sez. IV, n. 513 del 30.1.2009; Cass. SS.UU. n. 12251 del 27.5.2009; Cass. SS.UU. n. 14865 del 28.6.2006; Cass. SS.UU. n. 391 del 15.7.1999; Cass. Civ. n. 5867 del 13.3.2007; Cass. Civ. n. 11608 del 22.6.2004; TAR Sicilia-Catania n. 639 del 12.3.2012);

1.2. Allorquando risulti che non sia destinato a pubblico servizio un bene immobile appartenente al patrimonio comunale, il rapporto tra AC e privato che tale immobile detenga, deve ritenersi regolato dalla normativa privatistica, cosicché l'Amministrazione comunale non può che agire "jure privatorum" - al di fuori cioè dell'esplicazione di qualsivoglia potestà pubblicistica (attribuitale, dall’art. 823 cod. civ., esclusivamente in relazione ai beni demaniali e a quelli patrimoniali indisponibili degli enti pubblici) -, non essendo essa titolare di poteri autoritativi in relazione al rilascio del bene (cfr. T.A.R. Campania-Napoli n° 1390 del 23.10.2010; T.A.R. Liguria n° 1937 del 15.11.2007; T.A.R. Piemonte n° 179 del 18.2.2000; T.A.R. Calabria-Reggio Calabria n° 292 del 13.3.1998).

È nullo il provvedimento di rilascio di immobile appartenente al patrimonio disponibile comunale, perché adottato in assoluta carenza di potere, e come tale inefficace ed insuscettibile di essere portato ad esecuzione in via amministrativa, salvi gli eventuali effetti che dovesse poter produrre nell’ambito privatistico al quale il rapporto deve essere ricondotto.

La controversia avente ad oggetto provvedimento di rilascio di immobile appartenente al patrimonio disponibile comunale, in quanto caratterizzata da posizioni paritetiche di diritto, risulta devoluta alla giurisdizione del Giudice Ordinario.