Ordine di sgombero di aree demaniali

Benché in base a consolidato orientamento giurisprudenziale vengano ritenuti assorbenti tanto il vizio di mancato avviso di avvio del procedimento, quanto quello di incompetenza, in assenza di una espressa loro proposizione in via principale da parte del ricorrente, deve essere data priorità ai motivi di ricorso che appaiono astrattamente suscettibili, se accolti, di meglio soddisfare l'interesse del ricorrente (T.A.R. Campania – Napoli, sez. VI, sent. 16 dicembre 2011, n. 5899).

2.1. Nei casi in cui sussista una obiettiva incertezza del confine demaniale, la P.A. - prima di procedere all'intimazione di sgombero di un area che assume demaniale - è tenuta a delimitare formalmente il confine demaniale, con lo specifico procedimento previsto dall'art. 32 cod. nav., il quale ha carattere ricognitivo e non costitutivo della demanialità. L'avvio di tale procedimento costituisce una facoltà e non un obbligo per l'Amministrazione, la quale tuttavia è tenuta ad esercitare tale facoltà nei casi in cui esista un ragionevole dubbio in ordine all'esatto confine demaniale (cfr. C.g.a. sent. n. 538 del 21 aprile 2010, con richiami a C.g.a. 30 novembre 1993 n. 452 e 14 gennaio 1998 n. 4; C.g.a. sentenza n. 702 del 21 novembre 2006).

2.2. È illegittimo l'ordine di sgombero di manufatti che si assumono ubicati su area demaniale, quando il medesimo ordine non sia preceduto dall'effettuazione dello speciale procedimento di delimitazione previsto dall'articolo 32 Cod. nav., che assume carattere indispensabile nel caso in cui ricorra un'oggettiva incertezza, da superare mediante appunto un formale contraddittorio sull'esatta posizione dei confini (Consiglio di Stato, sez. VI, sent. 21 settembre 2006, n. 5567; ed in senso analogo, più di recente, T.A.R. Calabria – Reggio Calabria, sent. 20 settembre 2011, n. 920).