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Ordinanze extra ordinem

Atto amministrativo e silenzio della P.A. Enti locali

Sui presupposti di esercizio del potere ordinatorio contingibile ed urgente
T.A.R. Campania Napoli, Sez. 5, Sentenza 2 dicembre 2013, n. 05473

Principio

Sui presupposti di esercizio del potere ordinatorio contingibile ed urgente.

1. L'ordinanza contingibile e urgente postula che essa abbia efficacia temporanea; diversamente, ove il provvedimento asseritamente contingibile avesse efficacia indeterminata del tempo ovvero definitiva, verrebbe meno la ragione giustificatrice della straordinarietà dell'intervento, il quale dovrebbe essere adottato in conformità con la disciplina legislativa di settore. In altre parole, l’amministrazione può usare dei poteri extra ordinem in parola solo ove la gravità e l’imminenza del pericolo, per il suo carattere straordinario ed imprevedibile, non potrebbe essere fronteggiata con gli strumenti ordinari di cui l'amministrazione stessa dispone.
2. È illegittima l'ordinanza contingibile ed urgente adottata da Comune rivierasco e avente ad oggetto l’ordine, rivolto ad altra PA (nella specie Provincia di Napoli), di dare immediato inizio ad opere di sistemazione definitiva del manufatto di difesa del fronte della battigia del lungomare. Ciò in quanto il provvedimento de quo, emanato senza aver chiarito il carattere imprevedibile ed imminente del pericolo riscontrato, si è concretizzato in un ordine di sistemazione definitiva del manufatto, reso secondo un modello regolatorio definitivo degli interessi in gioco, proprio dell’esercizio dei poteri ordinari di gestione del bene in questione piuttosto che destinato ad elidere nell’immediato, con tratto di urgenza e straordinarietà, il solo imminente pericolo connesso allo stato contingente del bene.

T.A.R. Campania Napoli, Sez. 5, 2 dicembre 2013, n. 05473
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