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Omessa dichiarazione

Contratti pubblici

Sulle omissioni dichiarative ex art. 38 e sul potere di soccorso esercitabile dalla stazione appaltante.
Cons. St., Sez. 3, Sentenza 2 luglio 2013, n. 03550

Principio

1. La sintesi fra il principio della par condicio e della massima partecipazione.

Il punto di equilibrio fra l'esigenza di garantire la par condicio e di consentire la massima partecipazione alla gara è stato individuato dal legislatore nella possibilità per l'Amministrazione di esercitare il potere di soccorso solo per consentire l'integrazione di dichiarazioni già presentate e non già per sopperire all'omessa allegazione di dichiarazioni e di documenti.

2. Sugli obblighi dichiarativi e sui limiti all'esercizio del potere di soccorso.

2.1. Nelle procedure di evidenza pubblica, la completezza delle dichiarazioni è un valore da perseguire in conformità al principio di buon andamento dell'amministrazione e di proporzionalità. Pertanto, una dichiarazione falsa od incompleta equivale a "dichiarazione inaffidabile", a prescindere dal fatto che l'impresa meriti "sostanzialmente" di partecipare alla gara.
2.2. Pur in assenza di una clausola esclusiva contenuta nella legge di gara, stante l'eterointegrazione con la norma di legge, l'inosservanza dell'obbligo di rendere al momento della presentazione della domanda di partecipazione le dovute dichiarazioni ex art. 38 comporta l'esclusione del concorrente, senza che sia consentito alla stazione appaltante disporre la regolarizzazione o integrazione, non trattandosi di mera irregolarità, vizio o dimenticanza di carattere puramente formale (Cons. St., sez. III, 14 dicembre 2011, n. 6569).
2.3. Il potere di soccorso deve ritenersi esercitabile non in presenza di una chiara previsione di legge, quale deve ritenersi l'art. 38 d.lgs. n. 163/2006, bensì quando le prescrizioni formali siano state formulate in modo impreciso ed inequivoco (cfr. sul tema dell'inequivocità Tar Puglia Bari, sez. II, 1 luglio 2013, n. 1075).
2.4. Nessuno spazio inoltre può avere il potere di soccorso qualora la legge imponga adempimenti doverosi o il regolamento di gara introduca norme di divieto pur senza prevedere espressamente l'esclusione.

Cons. St., Sez. 3, 2 luglio 2013, n. 03550
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