La cauzione provvisoria negli appalti pubblici

Sussistono i presupposti di cui all'art. 56 c.p.a. per sospendere l'efficacia del provvedimento di esclusione e disporre l'ammissione con riserva della società concorrente che sia stata esclusa dalla procedura concorsuale per aver presentato una cauzione provvisoria avente validità temporale inferiore a quella richiesta. 

La mancata presentazione della cauzione provvisoria o la parziale carenza del contenuto della stessa - a differenza della carenza della cauzione definitiva - non legittimano infatti la stazione appaltante a escludere dalla gara la società concorrente (v. T.A.R. Lazio, sez. II, 19 aprile 2013 n. 3983 e 3 gennaio 2013, n. 16; T.A.R. Piemonte, sez. I, 10 maggio 2013 n. 598). 

2.1. Ove la polizza provvisoria manchi o sia carente, la stazione appaltante, in applicazione dell'art. 46, comma 1, del D.Lgs. n. 163/2006, deve consentire la regolarizzazione degli atti tempestivamente depositati, ovvero permettere l'integrazione della cauzione insufficiente (cfr. T.A.R. Liguria, sez. II, 4 ottobre 2013, n. 1190 e ulteriori precedenti ivi menzionati). 

2.2. La disposizione di cui all'art. 46, comma 1 bis, del D.Lgs. n. 163/2006 rende esplicito l'intento del legislatore di ampliare il campo di operatività del “soccorso” istruttorio e, al contempo, di escludere il potere della stazione appaltante di estendere discrezionalmente la gamma degli adempimenti richiesti a pena di esclusione (cfr. ordinanza di remissione all'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, Sez. VI, n. 2681/2013).