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Dichiarazioni sulla c.d. moralità professionale

Contratti pubblici

Dichiarazioni sulla c.d. moralità professionale. Completezza e veridicità delle dichiarazioni. Necessità. Ratio. Reati fiscali. Incidenza sulla moralità professionale. Sussiste
T.A.R. Lombardia Milano, Sez. 4, Sentenza Breve 19 agosto 2014, n. 02208

Principio

Dichiarazioni sulla c.d. moralità professionale. Completezza e veridicità delle dichiarazioni. Necessità. Ratio. Reati fiscali. Incidenza sulla moralità professionale. Sussiste.

1. In tema di dichiarazioni sulla c.d. moralità professionale rese ex art. 38 cod. contratti, le valutazioni in ordine alla gravità delle eventuali condanne riportate dai concorrenti, e la loro incidenza sulla moralità professionale, spettano esclusivamente all'Amministrazione appaltante, e non già ai concorrenti, i quali sono pertanto tenuti ad indicare tutte le condanne riportate, non potendo essi operare alcun filtro in sede di domanda di partecipazione alla gara, ciò implicando un giudizio inevitabilmente soggettivo, evidentemente inconciliabile con la finalità della norma. 
2. La completezza e la veridicità, sotto il profilo della puntuale indicazione di tutte le sentenze penali di condanna eventualmente riportate, della dichiarazione sostitutiva di notorietà, si rende necessaria, rappresentando essa lo strumento indispensabile, adeguato e ragionevole, capace di contemperare i contrapposti interessi in gioco, e cioè quello privato dei concorrenti alla semplificazione e all'economicità del procedimento di gara e quello pubblico, delle Amministrazioni appaltanti, di poter verificare, con immediatezza e tempestività, se ricorrono ipotesi di condanne per reati gravi che incidono sulla moralità professionale, potendo così evitarsi o limitarsi ritardi e rallentamenti nello svolgimento della procedura ad evidenza pubblica di scelta del contraente, realizzando quanto più celermente ed efficacemente possibile l'interesse pubblico perseguito con la gara di appalto (C.S., Sez. V, 6.3.2013 n. 1378, T.A.R. Friuli-Venezia Giulia, Sez. I, 24.11.2011 n. 537).
3. Vanno annoverati tra i reati idonei ad incidere sulla moralità professionale quelli in materia di violazione delle norme sulla repressione dell'evasione fiscale (Cons. St., Sez. V, 20.3.2007 n. 1331).

T.A.R. Lombardia Milano, Sez. 4, 19 agosto 2014, n. 02208
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