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Concessioni demaniali marittime

Demanio e patrimonio Contratti pubblici

Applicazione del principio della regolarità nel pagamento dei tributi alle procedure di gara per l'affidamento di concessioni demaniali marittime. Aggiudicazione provvisoria, esercizio di poteri di autotutela da parte della stazione appaltante, tutela dell'affidamento dell'aggiudicatario. Legittimità di clausole della lex specialis di gara per l'affidamento di concessione demaniale marittima che prevedano corrispettivi a carico dell'affidatario della concessione non previsti da fonti normative.
T.A.R. Sardegna, Sez. 1, Sentenza 24 settembre 2013, n. 00614

Principio

1. Applicazione del principio della regolarità nel pagamento dei tributi alle procedure di gara per l'affidamento di concessioni demaniali marittime.
1.1. In tema di gare pubbliche, opera il principio (ricavabile dall’intera disciplina concernente il rispetto degli obblighi impositivi in capo alle imprese e segnatamente dall'art. 38, comma 1, del codice dei contratti pubblici) secondo cui gli operatori economici che aspirano all’aggiudicazione di concessioni e di contratti pubblici debbono possedere il requisito della regolarità nel pagamento dei tributi lungo l’intero arco della procedura di gara, fino al momento della stipula del contratto o della concessione, come nel caso di specie; e anche nel corso del successivo svolgimento del rapporto contrattuale con l’amministrazione (si veda, per tutte, Cons. St., sez. V, 16 settembre 2011, n. 5194).
1.2. In caso di inadempimento agli obblighi di pagamento di imposte e tasse, accertato dall’amministrazione con riferimento al momento della stipula dell’atto di concessione, il provvedimento con cui la Stazione appaltante, in via di autotutela, annulla l’aggiudicazione definitiva della procedura ad evidenza pubblica per l'affidamento di concessione demaniale, per lo svolgimento di attività turistico-ricreative. Né, in siffatta ipotesi, ricade sulla stazione appaltante di esplicitare le ragioni per cui deve ritenersi prevalente l’interesse pubblico all’annullamento, rispetto all’interesse del privato destinatario degli effetti giuridici favorevoli derivanti dal provvedimento, poiché l’interesse pubblico alla eliminazione del provvedimento illegittimo è giustificato dalla necessità di evitare l’esborso illegittimo di denaro pubblico, senza necessità di ulteriore motivazione circa la prevalenza dell’interesse pubblico sull’affidamento del privato (giurisprudenza pacifica, anche dopo l’art. 21-nonies, della legge n. 241 del 1990, introdotto dall’art. 14 della legge 11 febbraio 2005, n. 15: cfr. Cons. St., sez. V, 15 novembre 2012, n. 5772).

2. Aggiudicazione provvisoria, esercizio di poteri di autotutela da parte della stazione appaltante, tutela dell'affidamento dell'aggiudicatario.
La situazione dell’aggiudicataria provvisoria ha origine da un atto meramente endoprocedimentale e quindi non costituisce una situazione giuridica consolidata di vantaggio, tale da dover essere presa in considerazione in sede di comparazione degli interessi in giuoco in caso di esercizio dei poteri di autotutela; e ciò, sia quando l’autotutela sia esercitata sull’atto di aggiudicazione provvisoria, sia quando l’amministrazione aggiudicatrice decida di annullare l’intera procedura di gara (in tal senso si veda T.A.R. Sicilia, Catania, sez. I, 18 novembre 2011, n. 2715, ed ivi ulteriore giurisprudenza conforme).

3. Legittimità di clausole della lex specialis di gara per l'affidamento di concessione demaniale marittima che prevedano corrispettivi a carico dell'affidatario della concessione non previsti da fonti normative.
Quando provvedimenti impositivi di una prestazione patrimoniale autoritativa (nella specie sovracanone regionale per il godimento di beni demaniali marittimi) vengano annullati dal Giudice Amministrativo per contrarietà con l'art. 23 Cost., difettando una base giuridica rappresentata da una norma di fonte legislativa (statale o regionale, secondo la distribuzione costituzionale delle competenze, cfr. T.A.R. Sardegna, sez. I, 14 dicembre 2012, n. 1122), la medesima prestazione può nondimeno essere legittimamente inserita nella lex specialis di gara per l'affidamento di concessioni demaniali marittime. In quest'ultima ipotesi manca infatti l’imposizione autoritativa del sovracanone nei confronti del concorrente a cui sia affidata la concessione oggetto della procedura di gara di cui trattasi. Il canone regionale, sempre in questa ipotesi, rappresenta parte del corrispettivo dovuto dall’affidatario della concessione, costituendo in tal modo uno degli aspetti fondamentali su cui si fonda l’accordo convenzionale tra le parti (Regione e affidatario della concessione), all’esito della procedura di gara.

T.A.R. Sardegna, Sez. 1, 24 settembre 2013, n. 00614
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