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Concessione occupazione di suolo pubblico

Atto amministrativo e silenzio della P.A. Demanio e patrimonio

Revoca e disdetta. Differenze
Cons. St., Sez. 5, Sentenza 14 ottobre 2014, n. 05103

Principio

Concessione di beni pubblici. Revoca e disdetta. Differenze.

1. La revoca è un provvedimento discrezionale attraverso il quale l'amministrazione persegue l'interesse pubblico primario, comparando gli interessi pubblici e privati intercettati dall'azione amministrativa ed esternando le correlate ragioni.
2. In tema di concessioni amministrative, la revoca di una concessione presenta caratteristiche peculiari rispetto alla figura del recesso anticipato nei contratti di durata; caratteristiche che sono legate al potere eccezionalmente riconosciuto alla pubblica amministrazione di intervenire dall'esterno nel rapporto concessorio (anche in assenza di apposita clausola convenzionale, sul punto, con specifico riferimento a revoca di una concessione di gestione di servizio pubblico v. Cons. St., Sez. V, 13 marzo 2000, n. 1327).
3. La disdetta, se adottata isolatamente, rappresenta l'esercizio di un diritto potestativo, che non necessita di motivazione puntuale, non richiede cioè alcuna giustificazione, né la circostanza che una disdetta adottata per decorso del termine di durata della concessione, sia accompagnata dall'indicazione sintetica di peculiari motivi considerati dalla P.A. per determinare lo scioglimento del rapporto ne modifica la natura giuridica e la trasforma in una revoca (sulla distinzione tra revoca e disdetta e sulla possibilità per la pubblica amministrazione di utilizzare quest'ultima in luogo della prima, v. Cass., S.U., 11 maggio 1998, n. 4749).
4. Dal momento che la disdetta ha natura vincolata, l'adozione dei essa non necessita di avviso di avvio del procedimento di disdetta.

Cons. St., Sez. 5, 14 ottobre 2014, n. 05103
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