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Autorizzazione paesaggistica

Beni culturali e paesaggistici

Illegittimità del provvedimento ministeriale di annullamento di autorizzazione paesaggistica motivato con formule stereotipe di diniego. Natura del sindacato riservato al MBAC circa la compatibilità paesaggistica dell’intervento assentito dall'autorità preposta alla gestione del vincolo ambientale
T.A.R. Campania Salerno, Sez. 1, Sentenza 3 giugno 2013, n. 01218

Principio

1. Illegittimità del provvedimento ministeriale di annullamento di autorizzazione paesaggistica motivato con formule stereotipe di diniego.
È annullabile, per difetto di motivazione, il decreto della Soprintendenza ai beni architettonici e del paesaggio che annulla l’autorizzazione paesistica con riferimento alla circostanza che l’intervento ricade in area sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale ai sensi del D.Lgs. n. 42/2004 motivato con formule stereotipe di diniego, senza alcuna considerazione delle circostanze di fatto o degli elementi specifici del progetto in grado di dimostrare, in termini di legittimità, la violazione del bene tutelato” (T. A. R. Calabria – Catanzaro – Sez. II, 3 novembre 2006, n. 1274).

2. Illegittimità del provvedimento ministeriale di annullamento di autorizzazione paesaggistica per motivi di merito circa la compatibilità paesaggistica dell’intervento assentito dall'autorità preposta alla gestione del vincolo ambientale.
2.1. Il potere statale di annullamento dell’autorizzazione paesaggistica è circoscritto a vizi di legittimità; la natura del potere di annullamento esercitato dalla Soprintendenza non comporta un riesame complessivo, come tale in grado di consentire la sovrapposizione o sostituzione di un suo apprezzamento di merito alle valutazioni tecniche discrezionali compiute dall’ente locale. Detto potere è necessariamente ancorato ad un riesame meramente estrinseco, teso a verificare l’eventuale presenza di vizi di legittimità comprendenti l’eccesso di potere nelle diverse forme sintomatiche, che non può tradursi in un ripetuto giudizio tecnico discrezionale sulla compatibilità paesaggistico ambientale dell’intervento, giudizio che è riservato all’Autorità Comunale preposta alla tutela del vincolo: ne consegue che l’Amministrazione statale può verificare dall’esterno la coerenza, la logicità e la completezza istruttoria dell’iter procedimentale seguito dall’Amministrazione emanante, ma non può sostituire i suoi apprezzamenti sulla compatibilità ambientale con quelli espressi dall’Ente locale (cfr. T.A.R. Campania Napoli, Sez. III, 22 febbraio 2010, n. 1049).
2.2. È illegittimo il provvedimento ministeriale di annullamento di autorizzazione paesistica, allorché l’autorità tutoria statale esterni un proprio autonomo giudizio, circa la compatibilità paesaggistica dell’intervento, trascurando del tutto di vagliare, piuttosto, la legittimità di quello, reso dall’autorità invece preposta alla gestione del vincolo ambientale.

T.A.R. Campania Salerno, Sez. 1, 3 giugno 2013, n. 01218
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