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Acquisizione sanante

Espropriazione per pubblica utilità Atto amministrativo e silenzio della P.A.

Sull’amministrazione tenuta a pronunciarsi sull'istanza finalizzata ad ottenere la definizione del procedimento di cui all'art. 42-bis del T.U. n. 327/2001
T.A.R. Campania Napoli, Sez. 5, Sentenza 18 novembre 2013, n. 05176

Principio

Sull’amministrazione tenuta a pronunciarsi sull'istanza finalizzata ad ottenere la definizione del procedimento di cui all'art. 42-bis T.U. espropri. In particolare nel caso di opere viarie realizzate nell'ambito degli interventi ex legge 14 maggio 1981, n. 219.

1. Il tenore letterale dell’art. 42-bis, comma 1, del T.U. espropriazioni («l’autorità che utilizza un bene immobile per scopi di interesse pubblico…può disporre che esso sia acquisito, non retroattivamente, al suo patrimonio indisponibile») suppone, col richiamo alla valutazione in ordine alle attuali ed eccezionali ragioni di interesse pubblico che giustificano l’emanazione del provvedimento (comma 4) e disponendo l’acquisizione della proprietà del bene privato inciso al patrimonio dell’ente che lo utilizza per scopi di interesse pubblico, che il predetto provvedimento venga adottato dall’amministrazione nel cui patrimonio ricade l’opera pubblica per la quale era stata avviata la procedura espropriativa. Solo tale amministrazione, infatti, può svolgere compiutamente la valutazione comparativa in ordine all’interesse all’acquisizione, nel proprio patrimonio, del bene in questione corrispondendo l’indennizzo per la perdita del bene.
2. Per le opere di cui al Titolo VIII (Intervento statale per l’edilizia di Napoli) della legge 14 maggio 1981, n. 219, non è l’ente concessionario, bensì l’amministrazione concedente ad avere la legittimazione passiva rispetto alla richiesta di emanazione di un provvedimento di acquisizione ex art.42-bis del T.U. n. 327/2001 con indicazione del risarcimento dovuto a parte ricorrente per la perdita della proprietà dei beni (contra: Consiglio di Stato, Sez. IV, 4 dicembre 2012, n. 6181). Facendo applicazione di tali principi, è dunque la Regione Campania – e non anche la Provincia di Napoli, mera assegnataria della strada per l’esercizio delle funzioni di gestione – il soggetto legittimato ad attivare e concludere il procedimento di cui all'istanza ex art. 42-bis d.P.R. n. 327/2001.

T.A.R. Campania Napoli, Sez. 5, 18 novembre 2013, n. 05176
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