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Accesso agli atti

Giustizia amministrativa Atto amministrativo e silenzio della P.A.

Sul Tar competente a conoscere della legittimità di un provvedimento di diniego di accesso ad atti inerenti un rapporto contrattuale della P.A.
T.A.R. Lazio Roma, Sez. 3T, Sentenza 23 ottobre 2013, n. 09127

Principio

1. Sul Tar competente a conoscere della legittimità di un provvedimento di diniego di accesso ad atti inerenti un rapporto contrattuale della P.A.
La controversia inerente il rigetto dell’istanza di accesso a documenti relativi ad un rapporto contrattuale della P.A. (nel caso di specie, si trattava dei rapporti contrattuali instaurati Trenitalia con una ditta di autolinee per lo svolgimento del servizio sostitutivo/integrativo di quello ferroviario nella tratta Campobasso-Benevento) non attiene, in via diretta e immediata, al rapporto contrattuale stesso, ma deve essere ricondotta all'esercizio dell'autonomo diritto di accesso ai documenti amministrativi, secondo la disciplina dettata dagli artt. 22 e ss. della l. n. 241 del 1990; pertanto, ai fini della sua impugnazione, trova applicazione l'ordinario criterio di cui all'art. 13, comma 1), del c.p.a., che assume a riferimento la competenza inderogabile del tribunale amministrativo regionale nella cui circoscrizione territoriale ha sede l’amministrazione che ha emanato l'atto (nel caso de quo, quindi, Tar Lazio-Roma), e non del luogo in cui ha esecuzione il contratto. 
2. Sulla inammissibilità di istanze meramente confermative di precedenti già diniegate.  
In presenza di un diniego di un’istanza, seppure parziale, l’interessato non può ripetere semplicemente l’istanza, pena la reiterazione all’infinito dell’affare e la violazione del termine processuale perentorio di cui al citato art. 116 c.p.a.; per non aversi carattere meramente confermativo dell’istanza devono sussistere elementi nuovi che rendano l’istanza nuova e diversa.

T.A.R. Lazio Roma, Sez. 3T, 23 ottobre 2013, n. 09127
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