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Abuso del processo

Giustizia amministrativa

Ricorso giurisdizionale. Legittimazione a ricorrere. Pretese emulative o interessi a contenuto impossibile o illegittimi. Non sussiste.
Cons. St., Sez. 5, Sentenza 23 ottobre 2014, n. 05269

Principio

Ricorso giurisdizionale. Legittimazione a ricorrere. Pretese emulative o interessi a contenuto impossibile o illegittimi. Non sussiste.
1. In sede di ricorso avverso un'ordinanza sindacale, non è possibile configurare la condizione per l'azione in quella posizione dedotta in giudizio che mira a perpetuare, attraverso l'annullamento di un provvedimento, uno status quo abusivo, in quanto si atteggia per definizione alla stregua di un interesse sprovvisto di tutela giuridica.
2. È inammissibile per difetto di interesse il ricorso in sede giurisdizionale avverso ordinanza sindacale con vengano dettate nuove disposizioni per le occupazioni esterne agli esercizi commerciali, laddove risulti che il soggetto ricorrente occupi abusivamente lo spazio antistante al proprio esercizio commerciale.
3. Un soggetto non può vantare alcuna posizione giuridicamente protetta in ordine all’estensione della propria attività commerciale su di uno spazio esterno, qualora tale estensione sia avvenuta abusivamente e in via di mero fatto, a nulla valendo che l’Amministrazione non abbia mai assunto misure repressive per rimuovere l’occupazione, che si era quindi perpetuata, di fatto, per svariati anni.
4. La configurabilità della condizione dell'azione costituita dal c.d. titolo o legittimazione al ricorso non è consentita ove l'instaurazione o prosecuzione di un giudizio sia finalizzata alla tutela di interessi a contenuto impossibile o illegittimi, o di pretese emulative (cfr. C.d.S., V, 23 maggio 2011, n. 3084; 1° aprile 2011, n. 2034; 7 settembre 2009, n. 5244; 17 dicembre 2008, n. 6293).

Cons. St., Sez. 5, 23 ottobre 2014, n. 05269
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